La celletta è un loculo realizzato dal Comune per ospitare i resti o le ceneri del defunto e può essere data in concessione, con la sottoscrizione di apposito contratto, per una durata di 20 o 30 anni. Ci sono inoltre loculi destinati alla sola tumulazione di ceneri in quanto hanno dimensioni ridotte.

All’interno dello stesso manufatto, compatibilmente con lo spazio interno disponibile, è consentita la tumulazione di due urne per ceneri, purché i defunti da tumulare siano stati legati da rapporti di parentela, affinità o da rapporti affettivi, comprovati anche mediante l’iscrizione nel registro delle unioni civili del Comune di Milano (c.d. “doppia tumulazione”).
In quest’ultimo caso è necessario presentare agli uffici l’autorizzazione alla tumulazione, in marca da bollo da € 16,00, da parte del concessionario della celletta, o, nel caso in cui lo stesso sia deceduto, l’autorizzazione del coniuge o, in sua mancanza, di tutti i parenti più prossimi di pari grado.

È inoltre ammessa la rioccupazione del manufatto per il periodo residuo della concessione originaria.

Essendo concessa in uso, la celletta dovrà essere mantenuta  in stato di decoro e di sicurezza, a cura e spese del concessionario o degli aventi titolo.

Modalità di assegnazione della celletta
I manufatti vengono assegnati in base alle disponibilità esistenti al momento della richiesta.

Nel caso di nuovi reparti, l’assegnazione delle cellette avviene secondo le disposizioni di volta in volta determinate dal Dirigente dell’Area.

Quando e come richiederla
Dopo il rilascio dell’autorizzazione alla cremazione il cittadino, direttamente o delegando un’impresa autorizzata all’esercizio dell’attività funebre, può chiedere l’assegnazione di una celletta.

La stessa potrà essere accolta, nel cimitero scelto, solo nel caso in cui vi sia disponibilità di tale manufatto

Il colombaro è un loculo realizzato dal Comune per ospitare il feretro del defunto e può essere dato in concessione, con la sottoscrizione di apposito contratto, per una durata di 30 o 40 anni.

Oltre al feretro, compatibilmente con lo spazio interno disponibile del manufatto, è consentita la tumulazione di tre urne per ceneri oppure di due urne per ceneri e una cassettina per resti ossei, oppure di due cassettine per resti ossei e un’urna per ceneri, purché i defunti da tumulare siano stati legati da rapporti di parentela, affinità o da rapporti affettivi, comprovati anche mediante l’iscrizione nel registro delle unioni civili del Comune di Milano.
Nel caso in cui il Comune non sia in possesso della verifica spazio, il richiedente dovrà consegnare l’originale della stessa eseguita da un marmista, autorizzato ad operare nei cimiteri cittadini, e l’autorizzazione in marca da bollo da € 16,00 del concessionario del colombaro o, nel caso in cui lo stesso sia deceduto, l’autorizzazione del coniuge o, in sua mancanza, di tutti i parenti più prossimi di pari grado.

E’ inoltre ammessa la rioccupazione del manufatto per il periodo residuo della concessione originaria, solo se il diritto d’uso residuo è superiore a venti anni. In caso contrario dovrà essere corrisposta la tariffa corrispondente al manufatto, sottoscrivendo un nuovo contratto di concessione.

Essendo concesso in uso, il colombaro dovrà essere mantenuto in stato di decoro e di sicurezza, a cura e spese del concessionario o degli aventi titolo.

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